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Federmeccanica e presidi: non ridimensionare l'alternanza scuola lavoro

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Federico Visentin, Vicepresidente Federmeccanica con delega all’Education: «Obiettivo comune di Scuola e Imprese è costruire una alternanza di qualità»

Antonello Giannelli, Presidente ANP (associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola): «Non tagliate i fondi, il tirocinio serve a sviluppare competenze»

Roma, 7 dicembre 2018 Federmeccanica e ANP, l’associazione maggioritaria dei presidi uniscono le forze per chiedere al Governo di non ridimensionare l’Alternanza Scuola-Lavoro, in considerazione dei buoni risultati raggiunti e del fatto che, come lo stesso MIUR ha reso noto, nel nuovo esame di Maturità gli studenti dovranno esporre le esperienze di ASL svolte con una breve relazione o un elaborato multimediale nel corso degli orali, a riprova della sua validità formativa.

Conoscenza, sapere e competenza sono, infatti, le infrastrutture immateriali fondamentali per un Paese.

A questo fine Federmeccanica ha lanciato la petizione Più Alternanza. Più Formazione (https://bit.ly/2r5Pv23 ) a sostegno dell’alternanza scuola lavoro e della formazione di qualità, per sollecitare il Governo a mantenere, in particolare negli istituti tecnici e professionali, 400 ore di alternanza scuola-lavoro, nel triennio per tutti gli studenti e continuare a garantire alle Scuole direttamente interessate strumenti e dotazioni finanziarie semmai superiori, e non inferiori, a quelle attualmente previste.

L’alternanza scuola lavoro va piuttosto potenziata. Per orientarsi nel mondo del lavoro, compiere scelte consapevoli, conoscere l’ambiente complesso di un’impresa è necessario un tempo adeguato e l’impegno da parte di tutti: istituzioni, scuole e imprese. Le imprese e le scuole non vogliono un’alternanza qualunque ma un’alternanza di qualità, basata sulla collaborazione tra Scuola e Impresa in ogni fase, dalla progettazione alla valutazione dei risultati.

«L’alternanza scuola lavoro – dichiara Antonello Giannelli, presidente dell’ANP (associazione nazionale dirigenti pubblici e delle alte professionalità della scuola) - è un percorso utile per gli studenti. Le attività variano in base ai progetti che ogni scuola definisce con le aziende del territorio. L’alternanza non è manodopera a costo zero per le aziende, come qualcuno vuole far credere, ma un progetto formativo che consente di entrare in contatto con il principio fondante della nostra Costituzione che afferma che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Le esperienze negative sono in percentuale insignificante rispetto ai successi. L’Alternanza ha spazi di crescita enormi, da valorizzare e non da tagliare».

«Il nostro obiettivo – commenta Federico Visentin, Vicepresidente di Federmeccanica con delega all’Education - è di costruire una alternanza scuola-lavoro di qualità e in questo c’è piena sintonia con l’intento del MIUR. Purtroppo, nel provvedimento del Ministero, alla riduzione delle ore corrisponde una riduzione dei finanziamenti, quindi per le scuole sarà più complicato organizzare percorsi di asl più lunghi rispetto al minimo previsto dalla legge. Ciò potrebbe accadere solo in sparuti casi e solo per alcuni studenti, mentre noi puntiamo a dare a tutti le medesime opportunità e i medesimi standard. Infine, proprio perché l’Alternanza possa essere di qualità, serve una progettazione congiunta scuola-impresa, per poter cogliere le necessità reciproche e fornire il miglior servizio possibile. Questa visione è condivisa non solo da molti imprenditori, ma anche da molti insegnanti presidi e assessori locali che hanno firmato la nostra Petizione»